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Non voglio fare quello che “ve l’avevo detto“, ma le ultime incredibili retromarce di Berlusconi in tema di Parito delle Libertà (per chi non lo sapesse: Forza Italia non si scioglie più, il nuovo partito è un contenitore in cui può entrare chi vuole mantenendo il proprio nome e la propria struttura) e di impianto istituzionale (il bipolarismo non è più da archiviare, il modello tedesco non gli piace più, ora preferisce lo spagnolo) mi fanno pensare a una cosa sola: nessuno lo stava seguendo, nè in Forza Italia nè tra gli alleati. Questa mossa serve a correre ai ripari sperando che qualcuno si lasci sedurre.

Peccato che solo qualche giorno fa alcuni giornalisti “ben informati” parlavano di campagna acquisti tra esponenti di An e Udc, che stavano facendo la coda per entrare nel nuovo partito del Cavaliere e ancora oggi insistono, sostenendo che addirittura esponenti della Margherita sarebbero in marcia verso il trionfale progetto del Berlusconi.

Dopo aver “previsto” che orde di senatori dell’Unione avrebbero votato contro la finanziaria e dopo aver “previsto” una migrazione di massa da An e Udc (ma sì, anche dalla Margherita, crepi l’avarizia!) verso l’ectoplasma chiamato Partito delle Libertà, a questi “beninformatori” che non sanno nulla, a questi nostradamus delle libertà non resta che correre dal “Dottore” a farsi raccontare la prossima profezia da diffondere ad arte…

La quale, azzardo, potrebbe essere (tra qualche settimana, da metà dicembre in poi), la seguente: “Ci sono molti parlamentari dell’Unione a cui non piace la legge Gentiloni sul riordino delle tv e minacciano di non votarla”.

Se ho ragione, La Stampa dovrebbe licenziare Minzolini e assumere Globali. 😉

Ho avuto un deja vu, proprio mentre leggevo, su La Stampa di oggi, un articolo sul nuovo partito di Berlusconi:

“Seduto su una poltrona di Montecitorio, Guido Crosetto, uomo di punta di Silvio Berlusconi in Piemonte, descrive quello che potrebbe avvenire nei prossimi giorni. «Adesso bisogna vedere – osserva – dove si fermerà la pallina. Certo che se da qui ad una settimana quattro dirigenti di An dicono a Fini non possiamo restare fuori da questo progetto e magari vengono… e se altri due esponenti dell’Udc fanno la stessa cosa con Casini… ebbene, in questo caso le cose potrebbero marciare davvero (…).

Questo “retroscena” si intitola “La campagna acquisti a danno degli alleati”. E’ uno di quegli articoli in cui il giornalista amico del potere, vicino al potere (vicinissimo) riesce a ottenere le confidenze di questo o quel colonnello, di questo o quel collaboratore del portavoce. Questi articoli di solito vogliono svelare le strategie profonde, quelle di cui non si parla a Ballarò davanti a tutti, ma nei corridoi che contano davvero. Si citano persone che “la sanno lunga”, che frequentano “il capo” e sono dentro il gioco vero.

Mentre ragionavo, ammirato, su tutti questi personaggi (il giornalista confidenziale, il potente confidenziale) e di quanto le nostre misere vite siano insignificanti, così lontane dalle leve che muovono davvero le cose, mi è venuto in mente che recentemente avevo già letto di “campagne acquisti”, “transfughi da un partito all’altro”….  La memoria, si sa, è corta. Ma pensa che ti ripensa… Ma certo! Era un articolo dello stesso giornalista (l’informatissimo, il vicinissimo, il confidenzialissimo Augusto Minzolini, il nostradamus della carta stampata)!

Ecco cosa scriveva pochi giorni orsono in merito alle previsioni sul voto alla Finanziaria in Senato: “Uno degli amici dell’ex-premier (cioè di Berlusconi, ndb), l’attuale presidente della Consob, Lamberto Cardia, racconta nei Palazzi romani che «Dini con la testa è già con Berlusconi». ”

E allora ho capito una cosa. Questi confidentissimi, informatissimi giornalisti da “retroscena” forse, in realtà, non sanno un bel niente. Non svelano nessuna strategia. Forse sono loro stessi una componente (probabilmente consapevole), di quelle strategie. Forse recitano semplicemente la parte che è stata loro assegnata: diffondere profezie inesistenti nella speranza di contribuire al loro avveramento.

La profezia inesistente di oggi è: “esponenti di An e dell’Udc stanno accorrendo in massa tra le braccia di Berlusconi”. Forse se dieci, cento, mille Minzolini continueranno a profetizzarlo per qualche settimana, potrebbe addirittura accadere davvero.

Libertà è… poter scegliere il nome.

libertà (da www.forza-italia.it)

Tutto il resto (Schifani, Dell’Utri, Mangano, prescrizioni, falsi in bilancio, …) è incluso nel pacchetto. Siamo alla parodia della democrazia.

Come dicevano i grandi pensatori liberali: la tua libertà finisce dove inizia quella di Berlusconi.

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